Mi è capitato di ricordare un capitolo tratto da un tomo di storia contemporanea di Salvadori, storico amatissimo ed usatissimo nel mondo accademico.
Il capitolo descriveva la situazione politica e sociale dell’Italia (e dell’Europa) negli anni ’20, alla vigilia delle dittature e dei regimi autoritari che avrebbero disastrosamente caratterizzato i venti anni successivi della nostra storia più nera.
Aspetta. Leggo ancora una volta... c’è qualcosa di strano... Rileggo.
Ma non può essere! Ma come, siamo esattamente nella situazione descritta dal tomo??
Ma va là. Che giorno è oggi? Il tomo dice tutto quello che leggo su repubblica.it, sui quotidiani, sugli articoli di fondo? E perchè non vedo le città in subbuglio? Perchè non la gente per strada coi figli, gli assessori, le associazioni, i capitani d’industria, i gay (i gay ci vogliono sempre), i neri, le minoranze, i cattocomunisti. Dove siete, cosa fate? Darei un fiorino ed anche il mio contributo.
Il capitolo descriveva la situazione politica e sociale dell’Italia (e dell’Europa) negli anni ’20, alla vigilia delle dittature e dei regimi autoritari che avrebbero disastrosamente caratterizzato i venti anni successivi della nostra storia più nera.
Aspetta. Leggo ancora una volta... c’è qualcosa di strano... Rileggo.
Ma non può essere! Ma come, siamo esattamente nella situazione descritta dal tomo??
Ma va là. Che giorno è oggi? Il tomo dice tutto quello che leggo su repubblica.it, sui quotidiani, sugli articoli di fondo? E perchè non vedo le città in subbuglio? Perchè non la gente per strada coi figli, gli assessori, le associazioni, i capitani d’industria, i gay (i gay ci vogliono sempre), i neri, le minoranze, i cattocomunisti. Dove siete, cosa fate? Darei un fiorino ed anche il mio contributo.
Facile, per me, puntare il dito e sputar sentenza dalla mia casetta tropicale con pappagalli e tutto il resto. Scrivo e pubblico per me, non voglio scoraggiare nessuno; semmai lascio qualche spunto di riflessione che spero qualcuno raccoglierà. Scrivo col vantaggio dell’asettica e lucida lontananza. Che qualcuno si prenda la briga di aiutarmi a capire meglio una realtà che non mi appartiene nella sua quotidianità ma alla quale sono moralmente ed eticamente legata.
Forse non tutti sanno che la Camera dei Deputati (ed in queste ore siamo al vaglio del Senato) ha appena approvato una legge sui blog, i suoi contenuti ed i suoi artefici (bloggers).
La legge dice che se parlo male delle azioni di Governo, se ne contesto l’agire, sono passibile di processo, multa e rischio una pena da un minimo di sei mesi a sei anni di reclusione. Entiendes? Chiudono il blog e arrestano. E di nuovo torniamo al tomo di Salvadori. E dire che qui in Sudamerica la nostra Costituzione è considerata un testo sacro, copiata, venerata da intere generazioni di legislatori ed intellettuali.
Il 2009 è un anno di cambiamento. E questo si era intuito. Ora vi dico a cosa abbiamo rinunciato. Prima di tutto al cibo e se a questo punto vi viene da sorridere state sottovalutando un aspetto della nostra cultura radicato, insidiato profondamente nella coscienza. Peggio del catechismo o del CAF.
Abbiamo rinunciato ai pini marittimi, alla macchia mediterranea, alla Grecia dietro l’angolo, alla collina; abbiamo rinunciato a belle scarpe e bei vestiti. Agli amici milanesi che, salvo rare eccezioni, se non ti hanno lì sotto gli occhi, allora non esisti. Abbiamo rinunciato alla bellezza delle arti e alla cultura di un sapore antico che ci scorre nelle vene.
Abbiamo rinunciato ad un grigiore fetido che sento nelle voci e nei volti dei soliti noti, al vecchiume che sta fagocitando ogni spazio, alla formalità, all’esponenziale apparenza, ai rapporti umani completamente inesistenti.
Abbiamo rinunciato ad un modus vivendi terrificante, fatto di centri commerciali e di consumi allucinanti ed inutili.
Abbiamo rinunciato ad un inquinamento nocivo per i nostri figli e per i nostri vecchi.
Ad un modello di vita terribilmente ingiusto ed egoista.
IL TERZO MONDO SIETE VOI!
Leggo dei processi di Capaci e via d’Amelio, leggo di Grillo e della sua lista civica (??). Leggo di scandali inverecondi, di un abbassamento dei livelli di democrazia pari solo ad un vergognoso innalzamento dei tassi d’intolleranza. Paghiamo il debito, a pieni interessi.
Leggo notizie preconfezionate nelle quali esperti “influencer” hanno già deciso la mia opinione, ponderato le mie scelte.
Ma chi cazzo sono ‘sti influencer? Casalinghe, tecnici del suono, geni del male, persone altamente scolarizzata... “how do they manage us?” mi ha chiesto un’amica. “Ai don nou. But I feel them, I breathe them”.
Trovo questo processo irreversibile ed assurdo l’atteggiamento lassivo o fintamente militante di tutta una sinistra da buttare, scartavetrare.
Il Sudamerica coi suoi regimi militari e le sue dittature del terrore ci ha storicamente insegnato cosa significhi la militanza vera, la partecipazione collettiva ad un progetto democratico, liberal, veramente 'rivoluzionario'.
Ma a noi piace di più andare al cinema, mangiare sushi e l'indomani di corsa a lavorare e lamentarsi. Provoco, lo so, ma mi espongo per cercare di comprendere profondamente cosa ci trattiene, cosa ci immobilizza.
Ultima questione: il pacchetto sicurezza (da chi dobbiamo difenderci veramente?) in Italia e Brasile. Di quello italianosappiamo già tutto: ronde notturne, tutti a casa, niente asilo politico. Il governo brasiliano ha appena approvato un’amnestia. Tutti i clandestini dichiarati da febbraio di quest’anno avranno la possibilità di regolarizzare la propria posizione: si parla di centinaia di migliaia di persone tra boliviani, ecuadoreni, paraguaiani, cileni e emigranti dal centro e Sudamerica. E poi ci sono anche gli emigranti VIP (italiani, inglesi , francesi).
Una scelta dettata dall’esigenza di far uscire dall’oscurità, dall’illegalità e dalla criminalità.
Lula ha criticato duramente la politica discriminatoria e preconcettuosa: “Lavoro e dignità sono la risposata che il Brasile dà all’intolleranza e alla repressione dei paesei ricchi. Nessuno lascia la propria terra perchè lo vuole veramente.”
Il governo ordem e progresso apre così le frontiere a famiglie, lavoratori, giovani.... Brasilian style....com muito orgulho!
Nessun commento:
Posta un commento